giada

giardino alocasia

Giardinaggio vs mq

giardino alocasia

Giardinaggio e piccoli spazi, ne so quacosa! Io, Enrico, le gatte e le nostre piante stiamo vivendo da qualche bell'anno in affitto in circa 60mq + 30mq tra mini giardino e mini terrazzo. Lo spazio è misurato, ma questo non mi ha impedito di trasformare la nostra dimora temporanea in un mini selva selvatica da condominio. In casa, nella zona giorno ho una portafinestra rivolta a nord; zero davanzali. Non proprio le condizioni ideali per una giungla domestica, ma con alcune strategie ho ottenuto qualche risultato.

ma quanti vasi hai?

L’ ultimo conteggio dava come risultato circa 70, ma ho qualche dubbio…sono certamente di più. 😅 La mia filosofia è stata quella di ricoprire ogni cm libero della parte esterna con i vasi lasciando solamente lo spazio necessario per il passaggio. Le dimensioni variano tra i 60 cm e 10 cm di diametro e i generi sono eterogenei. Non sono però una collezionista compulsiva ( a no?! ). Il tutto è stato fatto per una ragione specifica. La mia intenzione è sempre stata quella di trovare prima o poi il mio posto dove scatenarmi con il giardinaggio, perciò sto coltivando in vaso tutto quello che riesco per un veloce trasporto.

Così ho un’ Hydrangea quercifolia che ha raggiunto i 2 metri, camellie, cercis, limone, alocasia, monstere, hibiscus, rose, pelargonium, plumbago, agapanti, paeonie… Poi ho anche deciso di sfruttare il terreno ( pessimo tra l’altro ) del giardinino in cui ci sono svariati tipi di piante, tra cui un oleandro gigante, un melograno invadente e un kniphophia sofferente ( che è in cima alla lista per il trasloco in Giardino Contrà Costa 😆 ). Una serra fredda e un mini-mini pond completano il tutto.

ma quanti vasi hai?

disordine di vasi

Quando devo rinvasare, trapiantare o spostare anche solo una pianta questa è la situazione che si crea 😆. È inevitabile: svuoti un vaso, prendi il sacco della terra, magari anche dello stallatico, sposti l’innafiatoio per raggiungere la pila di vasi e…non ci si muove più.

Tuttavia, quando torna l’ordine è una gioia guardare fuori dalla portafinestra e osservare tutto questo lussureggiare. Inoltre le gatte ( e qualche gatto dei vicini ) adorano in estate dormire sotto i cespugli o direttamente sui vasi.

vaso con più piante

Una cosa che succede molto spesso è la condivisione delle stesso vaso da parte di più piante per un tempo definito. Ad esempio qui ci sono 2 Gerani rozanne, delle violette e un’elscolzia californica. Staranno lì tutto l’inverno in attesa di nuova sistemazione. Hanno passato la bella stagione in questa sistemazione in modo eccelso. Questo sistema sfrutta al massimo lo spazio e riduce lo spreco d’acqua che avrei avuto se ogni pianta avesse avuto il suo vaso.

quando è troppo?

Così spontaneamente direi che non è mai troppo. Ma c’è un limite perchè non sempre va tutto a buon fine. Ho spesso perso piante per incuria o dimenticanza. Alcune di loro sono proprio bruttine perchè la coltivazione in vaso richiede il doppio di attenzioni.

il miglior concime è l'ombra del giardiniere

recita un detto cinese. Ed è vero. L’osservazione, l’attenzione e la cura sono il miglior nutrimento; e non solo delle piante! Con un giardino coltivato quasi esclusivamente in vaso si dovrebbe essere regolari con le innaffiature e le concimazioni, stare attenti ai ristagni idrici o al disseccamento del terreno. Nel mio piccolo, devo dire che nel tempo ho maturato una sensibilità particolare perciò: “quelle rose hanno bisogno di un rinvaso” oppure “qua urge acqua”, ma il tutto sta nell’osservare attentamente.

 

Ho in mente una piccola guida, un freebie per i mie lettori in cui raccolgo la mia esperienza di giardiniera con mini giardino. Magari con all’interno delle simulazioni 3D di mini giardini, con delle idee su cosa coltivare. Vi piacerebbe?

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Foto profilo

Unofficial bio

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Questa è la mia bio non ufficiale. Perchè quella ufficiale è sì accattivante, profonda ricca di citazioni, ma non starebbe in piedi senza le vicissitudini che qui ti racconto. Questo immenso progetto vedrà la luce perchè ho fatto scelte un po' folli e controcorrente; succede quando si è spesso è in disaccordo con quello che ci circonda. Perchè un posto mio, ma proprio mio non l'avevo mai trovato, finchè mi sono imbatutta con Enrico ne - la casa in Costa- con annesso terreno. Amore e follia. Mesi di contrattazioni. Infine, 31 Luglio 2018: nostra. Croce e delizia.

Qualcosa non andava

Ho fatto la brava lavorando per quasi sette anni in ufficio con orari normali ( non sempre 😅  ), dando il massimo e aspettando il momento in cui mi sarei sentita soddisfatta, arrivata. Lo aspettavo mentendo a me stessa, perché quel malessere che sentivo, quell’offuscamento mentale che non mi permetteva di godermi i giorni liberi era sempre lì e non sarebbe svanito aumentando gli anni di carriera. Io ero altro. Quello non era il mio. Semplicemente. E l’avevo sempre saputo.

Ero arrivata al punto di compromettere la mia salute perchè credevo di essere io a sbagliare. Quello stile di vita era comune tra i mei coetanei; tutti erano stressati dal lavoro. Con una lieve differenza. Per la maggior parte di loro la fine della settimana lavorativa era sinonimo di relax. scoperta e divertimento. Per me, e per chi mi stava accanto, purtroppo solo due giorni da far passare perchè le forze mentali erano esaurite.

La mia energia era totalmente assorbita dal lavoro che ho sempre svolto con dedizione. Sono fatta così: se faccio una cosa mi impegno a farla bene ( o almeno ci provo ) da non lasciare spazio ad altro.

Penso che quel mio malessere fosse anche dovuto al fatto che ho quasi la certezza di essere una PAS ( Persona Altamente Sensibile ), ma non mi dilungo su questo. Se volete approfondire vi lascio il link al sito HSP Italia . Devo perciò dosare le mie energie in modo consapevole. Nel 2017 mi sono licenziata, con grande sostegno da parte di Enrico e qualche perplessità dal resto del mio entourage. Sono seguiti due anni di lavoro part-time (un vincolo che mi ero imposta se volevo continuare con il lavoro d’ufficio) ed ora sto mettendo le basi per quel che sarà il mio futuro. Io non mi vedo a fare altro.

Questo è il mio posto

elleboro_ Giardino Contrà Costa

Questo Giardino comincia a prendere vita, incasinato e problematico. È l’espressione reale del mio essere e di tutto ciò che cercavo.

 

“Il mio luogo indomito e fuorilegge”.

 

Il mio posto per cui ho grandi progetti. Se tutto va bene, in futuro diventerà un luogo di conoscenza, condivisione e tranquillità.

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